XIII SAGRA DELL'ASPARAGO, Montalto di Castro VT, 20/05/2016 - Lazio in Festa
 

Lazio in festa

Sagre, Fiere, Feste ed Eventi della regione Lazio


| Altri
  

Dettagli evento:

mag 20 2016
mag 22 2016

XIII SAGRA DELL'ASPARAGO

Letture: ... - Sagre a Montalto di Castro - VT



ATTENZIONE: Questo evento si è svolto nel PASSATO!!
Sai se verrà riproposto? SEGNALACELO tu stesso!

Approfondimenti: INSERISCI un approfondimento
dove: MONTALTO DI CASTRO
data: da venerdì 20 maggio 2016, alle 10:30
a domenica 22 maggio 2016, alle 23:00
intrattenimenti: Si mangia
info sul luogo: L'evento si svolge all'aperto
Organizzazione: PRO LOCO PESCIA ROMANA
Referente: M GRAZIA FIORE
E-mail: Contatta il referente
Telefono: 3473363365
XIII SAGRA DELL'ASPARAGO
Descrizione evento:
SIAMO ALLA XIII EDIZIONE DI UNA SAGRA A TUTTI GLI EFFETTI STRAORDINARIA,SIA COME LOCAZIONE: MONTALTO DI CASTRO, E QUI CI VUOLE UN PO' DI STORIA....

Secondo la leggenda, Montalto fu fondato nel V secolo d.C. dagli abitanti di una città della costa che si ritirarono sulla piccola altura, dove sorge il centro antico, per difendersi dalle scorrerie dei pirati.Le incursioni dei Saraceni tormentarono le nostre coste dal secolo ottavo al secolo dodicesimo d.C..
Montalto esce dalla leggenda ed entra nella storia nel 853 d.C. in una bolla di Papa Leone IV diretta a Virobono, vescovo di Tuscania, compare, per la prima volta, il nome di Montis Alti.
          Nel documento papale si legge che il castrum Montis Alti appartiene alla Diocesi di Tuscania, alla quale serviva anche da porto.
                Il Castrum Montis Alti fu luogo di confine, sia verso il mare infestato dai Saraceni, sia verso la Toscana occupata dai nemici Longobardi e, “come pure per il suo sterminato, incolto, pestilenziale territorio divenne ben presto un prezioso luogo di difesa, un castello, un castrum”.  
             Anche il castello Orsini, il monumento più notevole di Montalto, ha un origine leggendaria. La costruzione si fa risalire a Desiderio (VIII sec.), duca di Tuscia, poi re dei Longobardi, ma non esiste alcun documento storico sull’edificazione del primo castello in Montalto.
            Per secoli, il territorio montaltese fu devastato dalla lotta sostenuta contro i Pontefici e gli Stati loro alleati, dai potenti baroni di Vico, che furono signori feudali di Montalto sin dalla metà del secolo XII. Questa lunga lotta tra i Papi e i baroni di Vico, quasi annichilì il castello di Montalto: le campagne in rovina, le case abbandonate, una rarefazione paurosa della popolazione. Papa Martino V, per impedire che Montalto fosse cancellato dalla storia, il 28 febbraio 1421 pubblicò una bolla a favore dei pochi montaltesi rimasti nel nostro territorio. La bolla predetta prevedeva che i pochi abitanti rimasti, non fossero “molestati” per due, ovvero quattro anni per i delitti commessi nei luoghi della chiesa.
          Il Papa si interessò anche delle condizioni dei terreni, delle case diroccate e delle vigne abbandonate. La bolla di Papa Martino V del 28 febbraio 1421 è di importanza fondamentale per conoscere la storia di Montalto.
         Dopo la sconfitta dei potenti signori di Vico nel 1359, il Castello di Montalto cominciò a passare di mano in mano. Fu dominato dagli Orsini, da Angelo Ventura detto Tartaglia, da altri signori e, naturalmente, dai Papi.
         Con la costituzione del Ducato di Castro, nel 1537, voluta da Papa Paolo III Farnese a favore del figlio Pier Luigi, Montalto (e gli altri paesi compresi nel ducato) godette di un periodo di discreta tranquillità. 
         Con la distruzione di Castro nel 1649, voluta da papa Innocenzo X, il Ducato di Castro venne reincamerato tra i beni della chiesa amministrati dalla camera apostolica. Si spezzò l’unità del territorio che fu concesso in enfiteusi, per tempi brevi, a diversi signori. Ciò non consentì interventi rilevanti.
Nel 1870, con la presa di Roma, termina il dominio dei Papi. Montalto entra nello stato unitario.
OGGI
                Piccole piazze, vicoli sovrastati da archi, mura di cinta, lo stesso assetto urbanistico del centro storico evidenziano con particolare suggestione l’origine medioevale.
             L'abitato è dominato dal Castello Guglielmi, il cui nucleo più antico è costituito dall'imponente torre quadrangolare. Costruito probabilmente nel XV secolo dagli Orsini, come ricordato dalla lapide posta sulla torre, il castello subì in seguito numerose ristrutturazioni.
             Alla fine del XVIII secolo venne rialzato di un piano e nel secolo scorso vennero aggiunte la loggia e la merlatura attuale.
             Percorrendo via Vulci si giunge a una porta ricavata nel tratto settentrionale delle mura; da qui si accede alla piazza Felice Guglielmi, su cui prospetta la facciata neoclassica di Santa Croce. L'interno è a navata unica e al di sopra dell'altare, custodito entro una teca in vetro, si conserva un pregevole dipinto, raffigurante "La Madonna della Vittoria".
             Percorrendo via Soldatelli si giunge davanti alla bella facciata settecentesca della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. L’edificio mostra sopra il portale di travertino lo stemma di Papa Pio VI Braschi che ne promosse il completo rifacimento nel 1783. L’interno, a unica navata, è decorato con interessanti dipinti della fine del XVIII secolo. In una teca, sulla destra, sono conservate le reliquie di Quirino e Candido, santi patroni di Montalto. In piazza Giacomo Matteotti si trova il Palazzo del Comune. La struttura, sorta in origine come convento francescano, venne successivamente trasformata in fortezza dai Farnese e inglobata nella cinta muraria.
Fuori del centro storico, in prossimità della via Aurelia, si incontrano le settecentesche fontane delle Tre Cannelle e del Mascherone, entrambe con lunghe epigrafi sormontate dallo stemma del Comune. Lungo la strada per Marina di Montalto si può notare, sulla sinistra, la chiesa di San Sisto, costruita dai frati Agostiniani forse nel XIII secolo, e in seguito trasformata prima in lazzaretto e quindi in ospedale.
Percorrendo l'Aurelia, dopo aver superato la frazione di Pescia Romana, si arriva al Palazzo del Chiarone, l'ex dogana pontificia. Munito di circa 90 stanze, con tanto di appartamento papale, stalle e prigione, risulta oggi, purtroppo, completamente abbandonato. Nei dintorni del centro abitato è possibile ammirare i settecenteschi Archi di Pontecchio. Infine, nei pressi del Castello della Badia (Vulci) è conservato il Casale dell'Osteria, pregevole esempio di architettura colonica risalente al tempo della riforma fondiaria.

E POI ...PER TUTTI I PALATI FINI C'E' LO STAND GASTRONOICO GESTITO E CURATO DALLA PRO LOCO DI PESCIA ROMANA...CON TANTISSIME PRELIBATEZZE.....SPETTACOLI TUTTE LE SERE GRAZIE AL COMUNE DI MONTALTO DI CASTRO E LE BANCARELLE ACCOPAGNERANNO I VISITATORI NELLA TRE GIORNI,PER SCOPRIRE LE ERAVIGLIE DELLA CITTADINA E LE PRELIBATEZZE CULINARIE.......................VI ASPETTIAMO
Nei pressi di questo evento puoi:
Mangiare Bere Dormire Divertirti Rilassarti Informarti Altro

Commenta e condividi attraverso Facebook!



Sfoglia:



Utilità:


Ultimi eventi inseriti
Approfondimenti
Come funziona un contratto di lavoro...
Abbiamo raccolto tutte le principali informazioni su questa...
Probabilmente avete già sentito parlare di lavori stagionali, i quali sono regolamentati da...
Cannabis legale: una guida completa
Cos'e' esattamente la Cannabis Legale? La scienza e il...
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria impennata della popolarità della Cannabis...
Dove prendere casa ad Aprilia
Quanto costa una casa ad Aprilia?
Aprilia è un centro molto piccolo, ma comunque prezioso. Si tratta infatti di una vera e propria...
Ultimi Redazionali
Un connubio perfetto tra mare e alta...
Scopri una destinazione unica dove la buona cucina di chef...
Quando arriva il momento di scegliere la meta delle nostre vacanze, è sempre difficile...
Il meteo oggi nel Lazio
Meteo Lazio