Un nuovo terreno per la democrazia:
Sovrane libro di Annarosa Buttarelli
modera Alessandra Sardoni
intervengono Tiziana Coccoluto, Paola Di Nicola,
Alberto Leiss, Letizia Paolozzi, Luana Zanella e l’autrice
giovedì 19 maggio 2016 ore 19.00
Terrazza del Caffè delle Arti
Roma, via Gramsci 73
Giovedì 19 maggio 2016 alle ore 19.00 al Caffè della Arti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea si presenta il volume di Annarosa Buttarelli, Sovrane, edito da il Saggiatore.
Alessandra Sardoni modera gli interventi della autrice, di Tiziana Coccoluto, Paola Di Nicola, Alberto Leiss,Letizia Paolozzi, Luana Zanella.
Nessuna riforma istituzionale può essere efficace se non si realizza una convivenza nuova tra uomini e donne. Questa può nascere soltanto rivoluzionando il modo di intendere il concetto di sovranità, che deve
essere radicalmente diverso da quello che ha orientato prima l’assolutismo monarchico, poi la democrazia rappresentativa e, infine, i tentativi di contenere la disgregazione degli stati-nazione.
In Sovrane, Annarosa Buttarelli interpreta pensieri, pratiche e politiche create da donne che nella storia hanno consolidato la propria autorità, basata sul principio ordinatore delle relazioni umane e regolata dalle
leggi della vita più che dal diritto maschile, dalle gerarchie o dallo strapotere
del denaro. Si compone così una galleria di ritratti brillanti, donne protagoniste che hanno indicato una via «differente» di fare politica e di governare.
Da Elisabetta del Palatinato a Ildegarda di Bingen, da Elisabetta I a Cristina di Svezia, fino alle Preziose,dame dell’alta società francese che tra Seicento e Settecento sperimentarono un modello di socialità in cui,
più che le armi o il censo, contava la finezza del pensiero e della condotta.
Agli esempi illuminanti del passato si affiancano esperienze contemporanee, casi di possibili vie di fuga dall’ideologia della rappresentanza, dal prevalere della quantità sulla qualità, dal dominio della funzione manageriale e dell’organizzazione tecnocratica del lavoro.
Nell’operato di queste donne coraggiose e consapevoli si distingue la potenza liberatrice dell’autorità, purché questa mantenga la sua radice femminile e il suo ambito sapienziale, e la libertà sia intesa come recupero
della priorità politica ed esistenziale delle relazioni – la trama che sostiene le nostre vite. Perché solo l’autorità femminile può originare una pratica della sovranità capace di rigenerare le istituzioni pubbliche. E di
governare il mondo senza appropriarsene.
Annarosa Buttarelli insegna Filosofia della storia all’Università di Verona e dal 1988 fa parte della Comunità filosofica Diotima. Impegnata da anni nel pensiero e nella politica della differenza, è autrice di numerosi saggi e curatele, tra cui Duemilaeuna. Donne che cambiano l’Italia, (Pratiche 2000); Una filosofa innamorata. María Zambrano e i suoi insegnamenti (Bruno Mondadori 2004); Il pensiero dell’esperienza, con
Federica Giardini (Baldini Castoldi Dalai 2008).