Domenica 4 settembre, h 11.00
Villa d’Este
*Visita guidata con biglietto d'ingresso "gratuito" la prima domenica del mese (max 30 partecipanti)
La visita guidata sarà curata da: Valeria Scuderi, storica dell'arte dell'Associazione culturale Roma e Lazio x Te in possesso dell'abilitazione di guida turistica della Provincia di Roma.
Accoglienza e registrazioni: da 30 minuti prima della partenza, Piazza Trento 5, Tivoli (presso l'entrata della Villa).
Contributo associativo per partecipare alla visita guidata: €10 nuovi iscritti; €9 soci; €5 (14-17 anni); €2 (6-13 anni); gratis (0-5 anni).
Sconti: 2 euro di sconto a chi partecipa a 2 visite organizzate dalla nostra Associazione durante la stessa settimana. Se interessati, potrete trovare le informazioni relative alle altre visite in programma sul nostro sito:http://romaelazioperte.blogspot.it
Prenotazioni: romaelazioxte@gmail.com o inviando un sms (preferibile nelle 48 ore che precedono l'evento) al nostro coordinatore Giulio 3343340280 indicando data e titolo della visita, nome e cognome di chi effettua la prenotazione, numero dei partecipanti (specificando l'età di eventuali bambini), numero di cellulare e indirizzo mail.
*La prenotazione è indispensabile per ricevere conferma e per essere ricontattati in caso di variazioni.
Informazioni: 3383435907, 3428847988, 3315632913, 3494687967 (la Segreteria è aperta dalle 10.00 alle 19.00).
Descrizione:
L’innovativo progetto di Pirro Ligorio (seconda metà del XVI sec) di creare una villa articolata su terrazze degradanti costituisce un modello più volte emulato in Italia e in Europa. Arroccata sulle propaggini settentrionali dei Monti Tiburtini, narra fra gli affreschi delle sale e gli arredi dei giardini, la leggendaria origine della città di Tivoli legata al mito di Ercole, considerato capostipite della famiglia Estense. Grotte e ninfei ricchi di simbolismi, fontane allegoriche sapientemente alimentate dal fiume Aniene che scorre “gaudente” nella sottostante vallata, rendono la villa del cardinale Ippolito d’Este capolavoro assoluto dell’arte tardo rinascimentale, e dal 2001 sito del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.