Il paese  di Varco Sabino fu costruito nel XV secolo dagli abitanti del vicino paese di Mirandella che era stato completamente distrutto da un violento terremoto.

La fondazione di Varco, che tra l'altro non raggiunse mai lo stato di castrum, dato che non era protetto da fortificazioni, venne attestata per la prima volta in un registro di chiese dipendenti dal monastero di s. Salvatore Maggiore redatto nel 1252.

Attività principale era la lavorazione del legno alla quale attendevano ben 14 bottai. Presenti anche un sarto, uno scalpellino, una bottega di ferri lavorati ed una piccola spezieria. La piccola piazza del villaggio serviva per la trita del grano.

Circondato da una vegetazione lussureggiante e da splendidi panorami, il suo territorio è chiuso dalla sponda destra del Lago di Salto e la catena del massiccio del Navegna.

Le frazioni sono Poggio Vittiano, Rigatti e Rocca Vittiana.

Luoghi d'interesse sono la Chiesa parrochiale, dedicata a S. Girolamo e il ponte romano ha l'importanza di essere la via d'accesso all'Abruzzo.